Per self-publishing si intende l’atto di pubblicare un’ opera creativa autonomamente, senza il supporto di una casa editrice. Il mondo del publishing include qualsiasi opera d’arte creativa, da una canzone a un NFT. In questo caso, come eWritingHub, parliamo di pubblicazione di libri in formato digitale, cartaceo e audio su piattaforme online come Amazon KDP, Draft 2 Digital, Ingramspark, Findaway Voices e molte altre. 

Un self-publisher non è altro che un editore digitale di se stesso che pubblica libri scritti autonomamente – quello che consiglio di fare io – o realizzati in outsourcing, ovvero da terze parti che cedono i diritti d’autore dopo aver terminato la produzione dell’opera. 

Esiste anche un terzo tipo di editore indipendente, ovvero colui che pubblica e pubblicizza libri di altri sul proprio account in cambio di un compenso. 

Un self-publisher gestisce  l’intero processo di pubblicazione che include la scrittura, l’editing, la formattazione, la realizzazione della copertina, la pubblicazione e il lancio del libro sul mercato. Quando il manoscritto viene pubblicato in mercati diversi, l’editore cura anche la traduzione del testo e della copertina. 

È dunque chiaro che la pubblicazione di un libro è un lavoro complesso e dispendioso che richiede molta pazienza, dedizione e creatività. La ripetizione delle azioni descritte qui sopra permette al publisher di apprendere competenze editoriali che lo porteranno ad intraprendere una vera e propria carriera nel settore dell’editoria digitale. 

Ci tengo infine a evidenziare il fatto che l’obiettivo di un self-publisher deve essere quello di continuare ad accrescere le proprie competenze e a migliorare le tecniche di pubblicazione rimanendo aggiornato e attivo. 

Il dovere di un editore è quello di fornire valore al mercato, pubblicando opere inedite con contenuti di alta qualità, volte a educare o a suscitare emozioni nel lettore. 

Soltanto lavorando in questo modo un self-publisher potrà diventare un professionista di successo.